Da visitare

Filettino è un piccolo comune, ma dispone di un grande patrimonio artistico conservato nelle molteplici chiese presenti sul territorio. Le chiese sono state costruite tutte dopo il XII° secolo.

  • La Chiesa di San Bernardino, patrono del paese, si trova in piazza Martino Filetico sotto l'attuale sede del Comune. Il Santo dimorò a Filettino nel 1438 e viene festeggiato ogni anno il 20 maggio.
    La chiesa all’interno ha quattro altari e custodisce anche molti affreschi sacri alcuni irrimediabilmente rovinati. Tra quelli visibili ne spiccato quattro raffiguranti la Resurrezione del Signore, la Madonna con il Bambino, e gli evangelisti Luca e Matteo: questi furono scoperti soltanto nel 1971, ma risalenti alla seconda metà del quindicesimo secolo, attribuiti a Desiderio di Subiaco.
    Attualmente la chiesa è sede di un bellissimo e ricchissimo Museo dedicato a Monsignor Alessandro De Sanctis, parroco di Filettino dal 1949 fino al 12 luglio 2017 ed è stato inaugurato ad agosto 2016.

 

  • La Parrocchia di Santa Maria Assunta viene ricostruita nella seconda metà del 1400, ma documenti ecclesiastici ne testimoniano l'esistenza dal 1200. La chiesa ha una navata unica con quattro cappelle sul lato destro e tre su quello sinistro. La pala dell’altare maggiore ritrae l’Ascensione di Maria con intorno Angeli festosi e in basso gli Apostoli, di scuola senese; altri affreschi raffigurano la Crocifissione e figure femminili e una tela caravaggesca raffigurante la Decollazione del Battista. Sono presenti altre importanti opere d’arte come il busto di San Bernardino in argento, una croce capitolare in argento fuso e cesellato risalente alla fine del 400 e una statua della Madonna in legno policromo del XVI secolo. Nel terremoto del 1915 la chiesa subì molti danni, necessitando cosi di un restauro,che terminò nel 1955.

 

  • La Chiesa di San Giovanni è situata su un lato di piazza Arquati, era dedicata inizialmente a San Sebastiano. Nel ‘700 la famiglia Arquati la fece restaurare, ponendo sull'altare lo stemma della famiglia: una quercia  sulla quale si vedono un leone e un sole raggiante. Al suo interno, di notevole rilevanza troviamo due altari, un quadro di forma ovale raffigurante la Madonna Addolorata e un affresco appartenente alla scuola del Perugino, scoperto soltanto nel 1988 durante i lavori di restauro, databile al 1500 e raffigurante la Vergine in trono con il Bambino.

 

  • La Chiesa di San Nicola è la più antica del paese e sorge fuori le mura, vicino al cimitero civico. Dal 1811 viene utilizzata come cappella funeraria del paese. Si pensa che la Chiesa sia stata costruita durante l’epoca Benedettina per volere di San Benedetto che fece erigere circa dodici monasteri lungo il corso del fiume Aniene. All'interno sono presenti importantissimi affreschi (che denotano influenze Bizantine) raffiguranti Santi, Angeli e il Giudizio Universale, secondo fonti storiche gli affreschi sono attribuiti allo stesso “Frater Romanus”, monaco Benedettino, che lavoro anche ad Anagni e a Subiaco. La chiesa è stata ristrutturata molte volte a causa dell’umidità. Ultimamente gode di un nuovo impianto di illuminazione voluto e finanziato dalla Pro Loco.

 

  • La Chiesa di Sant'Antonio è molto antica, infatti sappiamo che già nel XIII esisteva ed era intitolata a Sant'Antonio dei Sinapri, prendendo il nome dalla strada che conduce al valico con l’Abruzzo, chiamata cosi per via di un’edicola votiva dedica al santo. Nel 1335 la chiesa viene nominata chiesa rurale e la statua del santo viene spostata dall'edicola alla chiesa. All'interno è conservata una raccolta di ex voto.
    Dal 1905 è sede della Confraternita di Sant'Antonio da Padova che festeggia l’ultima domenica di agosto. La vigilia della festa, quindi il Sabato sera, si tiene una solenne processione dei membri della Confraternita vestiti con il saio francescano.

 

  • La Cona di San Bernardino, alle pendici del monte Cotento, è stata costruita intorno ad una roccia scavata la cui forma rappresenta un piede umano che gli abitanti attribuiscono all'orma di San Bernardino. E' meta ogni anno a Maggio del tradizionale pellegrinaggio in onore del Santo Patrono del paese.

 

  • La Chiesa della SS Trinità un piccolo oratorio sito in via del Canalone, nel cui interno è presente un dipinto di Girolamo Pesce, pittore romano del ‘700.

 

  • Presso il Palazzo Graziani, sono presenti la piccola Biblioteca Comunale e il Museo della tradizione Agro-Silvo-Pastorale allestito dal Consiglio Pastorale e dedicato ad Angela Cotoloni. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi agli uffici comunali.

 

  • A ridosso del centro storico sono sorte a cavallo tra 1800 e 1900, una serie di palazzetti padronali di particolare fascino ed imponenza, aventi una peculiare tipologia architettonica e cromatica, sicuramnete omogenei nella loro originalità. Alcuni di essi sono legati a personaggi storici di sicuro rilievo.

 

  • Mostra "Gli Animali del Bosco" presente nel centro visita del parco dei monti Simbruini, curata dall’Ufficio Naturalistico del Parco dei Monti Simbruini, mette in evidenza, tramite diversi diorami, il rapporto bosco-animali. Si tratta di splendide ricostruzioni artificiali di ambienti naturali con veri animali rinvenuti morti nel territorio del parco e imbalsamati. Tra gli animali presenti nella mostra e divisi in tre distinti diorami si può osservare: lo scoiattolo, il ghiro, il tasso, la volpe e la martora , il capriolo, il gheppio, l’istrice, la talpa, il cinghiale striato, il lupo, il topo ragno, il visone americano e la puzzola.
    È un valido percorso di Educazione Ambientale per gli studenti e un punto di ritrovo per escursionisti che amano avventurarsi per i splendidi sentieri dei monti Simbruini.